giovedì 14 ottobre 2010

La scuola tecnologica





E ora vi pongo un quesito. Che cos'è l'edificio dalla strana architettura fotografato qui sopra? Un centro conferenze? Un'associazione giovanile? Un cafè? Niente di tutto ciò. O forse meglio...tutto quanto! Questo strano posto è...una scuola danese. Un liceo, per essere precisi.
Ieri sono andata a parlare con un prof, in cerca di qualche informazione per il mio futuro e...mi sono trovata in un ambiente moderno, giovane, stimolante. Un enorme, unico open-space, dove le classi sono divise solo da vetri e i banchi sono tavoli rotondi, come quelli di una cucina o di un ristorante. Ariose, luminose.
Un altro aspetto mi ha colpito: in questa scuola, ho visto pochissimi libri. Neanche una penna. Matite poi...introvabili. Ogni alunno possiede un laptop Mac e grazie alla wifi segue le lezioni navigando nell'intranet della scuola. Mi sono fermata un po' più a lungo in quel luogo incredibile, è stato possibile farmi assistere ad una lezione per gli studenti dell'ultimo anno (ovvio, basta sedersi ad un tavolino vicino ad un gruppo di studenti, come se fossi al bar!)...lezione che è durata circa 15 minuti. Essendo in danese, non ho capito molto, ma ho afferrato che si trattava di storia del '900 e in particolare si cercava di analizzare quali sono state le cause del moderno terrorismo islamico. Al termine del confronto, che si è svolto come un dialogo tra studenti e prof, i ragazzi hanno formato gruppetti da due o tre persone e hanno iniziato a fare un riassunto di ciò che hanno capito. Tutto questo, in forma di podcast da consegnare al prof entro la fine della lezione. Roba da far venire i capelli dritti a Mariastella!

Dentro di me pensavo alle scuole che io ho frequentato da ragazzina...edifici decadenti, mal funzionanti, con aule piccole, banchi scrostati e sedie traballanti. Aule computer paleozoiche, palestre claustrofobiche. Biblioteche inaccessibili e "gabinetti" di chimica che facevano ridere i polli. Oramai sono passati 8 anni dalla mia maturità, la tecnologia nel frattempo ha fatto passi da gigante ma...le nostre scuole sono rimaste uguali a come le avevo lasciate. Proprio nello stesso stato. Noi italiani siamo sempre un po' indietro agli altri Paesi, ma nel caso dell'istruzione oramai siamo stati "doppiati".

Con questo io non voglio affondare il nostro sistema educativo: io credo che tutto sommato sia buono, credo nel potere dei libri in formato cartaceo e mi pare difficile poter condensare concetti storici complessi come quelli della storia del Novecento in un podcast che magari dura 5 minuti.
Però...come per tutto, in medio stat virtus. Va bene la matematica, va bene il latino, va bene filosofia e geografia. Ma con l'ausilio della tecnologia, costantemente...non sarebbe tutto più stimolante e utile? L'utilità delle cose che studiamo...concetto che durante la mia vita da studentessa mi è sembrato sempre così lontano...